Trattamenti per oreficeria: quali e quanti sono?

Quella dell’oreficeria è una delle arti più complesse che esistano, nell’ambito dell’artigianato, soprattutto in virtù di quello sviluppo tecnologico che ha permesso, a tantissimi aspiranti orefici, di affinare le proprie capacità con strumenti di ogni genere. L’oreficeria, in linea di massima, è l’unione perfetta tra creatività, fantasia, stile, precisione e grande capacità di mettere a punto ogni minimo insegnamento, per riuscire a portare a termine i trattamenti più complessi che possono essere realizzati su uno strumento o un gioiello.

Naturalmente, molti dei trattamenti di oreficeria che vengono realizzati interessano soltanto la portata estetica del gioiello, che vuole essere personalizzato, ma anche il miglioramento delle sue funzioni in termini di durevolezza, compattezza e tanto altro ancora. Per far ciò, però, sarà necessario realizzare dei trattamenti che siano ben calibrati in tutto e per tutto: ma quali sono i più importanti?

Trattamenti superficiali

Tra i trattamenti più importanti, nell’ambito dell’oreficeria, ci sono sicuramente quelli superficiali, che permettono di ottenere un miglioramento estetico dei gioielli che vogliono essere personalizzati. Naturalmente, si tratta di azioni molto complesse e puntigliose da realizzare, per cui molti dei trattamenti che vengono elencati sono propri di orefici più esperti o che, comunque, hanno maturato una certa manualità nell’ambito della propria arte. Parliamo di lucidatura e sabbiatura: quanto alla prima, trattasi di un processo meccanico che permette di rendere la superficie del gioiello molto più brillante servendosi di materiale abrasivo, per restituire al gioiello la sua bellezza e lucentezza; la sabbiatura, invece, un processo che avviene proiettando un flusso di particelle abrasive direttamente contro la superficie del metallo, in modo da creare una finitura piuttosto opaca o, in alternativa, satinata. In genere, questo processo viene realizzato per la creazione di motivi cromatici o texture piuttosto particolari e uniche.

Trattamenti termici

Benché i trattamenti superficiali siano molto importanti, per quanto riguarda l’artigianato dei gioielli, l’oreficeria vera e propria si osserva nell’ambito di quei trattamenti termici che coinvolgono, naturalmente, riscaldamento e raffreddamento dei metalli che compongono il gioiello. Ovviamente, si tratta di trattamenti che non vanno a migliorare la finitura dell’oggetto, ma che garantiscono un suo cambiamento in termini di misure e dimensioni, influendo anche sulla malleabilità e sulla duttilità di anelli, orecchini, collane e tanto altro.

Tra i trattamenti in questione c’è la ricottura, un processo di riscaldamento che viene seguito dal raffreddamento del gioiello, in modo da cambiare la natura delle tensioni interne al gioiello stesso; in questo modo, sarà possibile rendere il gioiello pronto ad una successiva lavorazione. Altro processo da prendere assolutamente in esame è quello della tempra, molto più conosciuta, che consiste nel riscaldamento del metallo con temperature elevate, con una fase di raffreddamento molto più rapida, che avviene successivamente: ciò permette di aumentare la resistenza del gioiello, oltre che la sua durevolezza.

Trattamenti galvanici

Una nuova formula, che garantisce trattamenti assolutamente risolutivi per un gioiello, è quella della galvanica, un processo elettrochimico che consiste nel deposito di uno strato sottile di metallo su un altro metallo, per ottenere dei miglioramenti estetici e per aumentare consistentemente la durabilità e la resistenza di un gioiello. Grazie ad impianti galvanici, infatti, sarà possibile mettere a punto alcune tecniche, come la doratura, la rodiatura, la nichelatura e l’argentatura, che variano a secondo del tipo di intervento che vuole essere realizzato. La doratura è il processo probabilmente più conosciuto, che consiste nell’applicazione di uno strato d’oro su un gioiello di argento o rame, per conferire un valore più elevato a quest’ultimo e aumentando, oltre che la sua estetica, anche la resistenza dell’oggetto.

La nichelatura permette di creare uno strato di nichel che aumenta la resistenza di gioielli maggiormente malleabili, garantendo anche una protezione aggiuntiva da usura e corrosione. L’argentatura, invece, è il processo che porta ad applicare uno strato sottile di argento su gioielli di altri metalli, così da aumentare la lucentezza e la luminosità dello strumento. Infine, si cita anche il processo di rodiatura, un rivestimento dei gioielli che avviene attraverso il radio, un metallo piuttosto prezioso che appartiene alla famiglia del platino: in questo modo, sarà possibile garantire la lucentezza massima possibile ad un gioiello, oltre che un importante strato di metallo resistente all’ossidazione e aggraffi di ogni tipo.