Negli ultimi anni, rivalutare i propri risparmi è diventata un’impresa decisamente ardua per la maggior parte degli italiani. Sono assai lontani, infatti, i tempi in cui si poteva beneficiare di un ottimo rendimento con la garanzia del capitale investito, come avveniva allocando i propri risparmi nei titoli di stato italiani.
L’epoca di BOT e BTP con rendimenti a doppia cifra percentuale sono solo un ricordo lontano, di un periodo che difficilmente vedrà nuovamente la luce, perlomeno nell’arco di breve periodo: i tassi negativi imposti dalla Banca Centrale Europea, primo fattore che ha comportato ad un decadimento dei rendimenti dei titoli di stato, dureranno con ogni probabilità ancora per un lungo periodo.
I tassi negativi imposti dalla BCE
L’economia europea, già non del tutto ripresasi della crisi finanziaria del 2008, ha subito un’ulteriore brusca frenata dall’avvento della pandemia: i tassi negativi, elemento propedeutico a sostenere l’economia e i mercati in situazioni di crisi come quella attuale, è probabile verranno reiterati per un periodo certamente non breve.
In un simile contesto, con obbligazioni statali, bond bancari e Polizze di Ramo I dal rendimento effimero o del tutto inesistente, i risparmiatori hanno iniziato a diversificare significativamente i propri risparmi in ambito finanziario, andando ad allocare una parte dei propri soldi in alcuni asset dove è indispensabile accettare un po’ di rischio in più.
L’esempio più lampante, in tal senso, è rappresentato dal mondo delle azioni, note al grande pubblico anche per la grande risonanza che ottengono sui principali mass media: qualsiasi telegiornale, infatti, dedica qualche minuto, ogni giorno, all’andamento del mercato azionario, rappresentato, nel nostro paese, dall’indice FTSE-MIB della Borsa di Milano.
Cosa significa investire in azioni
Quando si approccia a questo comparto finanziario, è buona norma disporre di alcune informazioni basilari, al fine di ottenere maggiore consapevolezza quando si opera in questo delicato settore della finanza. Investire in azioni equivale a diventare soci, anche se in formato “mignon”, di una società quotata in Borsa, partecipando alla distribuzione dei dividendi (qualora fossero elargiti) e al cosiddetto “rischio d’impresa”.
Quest’ultimo concetto non dev’essere in alcun modo sottovalutato. Ne sanno qualcosa, purtroppo, una parte minoritaria dei risparmiatori italiani, che a cavallo degli anni ‘90 e ‘00 sono restati col cerino in mano a causa del default di alcune aziende, come – per citare alcuni esempi – Parmalat, Cirio o Finmatica.
Possedere azioni, infatti, non consente – salvo alcuni rari e particolari casi – di ottenere alcun indennizzo in caso di fallimento della società di cui si è azionisti. Ed è per questo motivo che l’investimento in azioni dev’essere incastonato in un portafoglio ampio e variegato, dove devono essere sapientemente bilanciate senza rappresentare, in alcun modo, l’unico asset presente all’interno dello stesso.
Diversificare per minimizzare i rischi
Stabilità la quota dedicata al mondo azionario, è indispensabile attuare all’interno dello stesso una significativa diversificazione a più ampi strati. È indispensabile non concentrare la totalità dei propri investimenti solo ed esclusivamente in un unico comparto, che rischia di accentuare la volatilità complessiva dell’intero portafoglio.
Ad esempio, se nel dossier fossero presenti solo azioni FCA, Volkswagen e Renault, in caso di andamento avverso del mercato automobilistico si corre il rischio di subire una forte diminuzione del valore delle proprie disponibilità finanziarie. Meglio investire in un numero plurimo di settori industriali, cercando, per quanto possibile, di procedere ad un’ulteriore diversificazione a livello geografico, per alleggerire anche il cosiddetto “rischio paese”.
Un ottimo alleato, in tal senso, è sicuramente il web, che grazie alle piattaforme finanziarie, e ad alcuni servizi gratuiti ad esse collegate, aiutano a comprendere, ad esempio, come funzionano le azioni pure su eToro, ideale punto di partenza per iniziare ad investire nel mondo finanziario.