Più sicurezza dopo lo scandalo?
Tutti sappiamo come Facebook sia rimasta coinvolta in uno scandalo che è costato parecchio al famoso Social sia in termini economici a causa dei vari crolli in Borsa che hanno bruciato molti miliardi di dollari sia in termini di reputazione e di credibilità di Facebook.
Stupisce soprattutto l’ambiguità della posizione del Social Network che, dopo avere negato all’FBI l’accesso ai telefonini di terroristi con la motivazione della tutela della privacy dei propri utenti, abbia poi, invece, venduto i dati degli utenti ad una terza società che li avrebbe, secondo le accuse, utilizzati per scopi di influenza del voto alle Presidenziali Americane e prima ancora per influenzare il voto al Referendum sulla Brexit, nel Regno Unito.
Ora che lo scandalo è venuto alla luce, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, anche dinnanzi al Senato americano che lo ha voluto ascoltare ha fatto un mea culpa, ha ammesso le responsabilità, ha chiesto scusa e si è impegnato a mettere in atto azioni per aumentare la sicurezza dei dati degli utenti in futuro ma ha anche dichiarato che occorreranno anni per rimediare alle falle esistenti e in questo tempo i dati personali di chi ha un profilo aperto su Facebook che fine possono fare?
Forse non tutti sanno che Facebook possiede montagne di dati su ciascuno dei suoi utenti, il Social ti conosce meglio di tua madre e c’è da chiedersi perché tutto questo: se l’obiettivo di Facebook è agevolare la socialità, la condivisione, che motivo c’è di raccogliere così tanti dati sugli iscritti?
Difendi i tuoi dati
Ora, a seguito di quanto è successo, hai il timore che i tuoi dati personali vadano a finire in mano a chissà chi e per quali scopi, poi? Pur volendo accordare ancora fiducia a Facebook sotto questo aspetto, siccome Zuckerberg ha ammesso che occorreranno anni per dare davvero sicurezza ai propri utenti, te la senti di lasciare che il Social continui a raccogliere i tuoi dati, le tue preferenze, gusti, opinioni, persino i pensieri?
Ti stupisci se parlo di pensieri? Non devi, visto che Facebook ha memorizzati anche i tuoi post non pubblicati: ogni volta che scrivi una parola su Facebook e poi te ne penti, cambi idea e cancelli tutto senza pubblicare, tutto ciò che hai cancellato è già stato acquisito da Facebook ed è memorizzato, indelebile. Questo è chiaramente recepire un pensiero peraltro inespresso perché autocensurato.
Che ne farà Facebook di questa enorme mole di pensieri inespressi? Nessuno lo sa, pare che per ora stiano silenti nelle memorie del Social ma se vengono raccolti e mantenuti, c’è da scommetterci che prima o poi verranno utilizzati a scopo di vantaggio economico da parte della compagnia di Zuckerberg, totalmente a tua insaputa. Ce ne sarebbe abbastanza per abbandonare Facebook, personalmente diffido e non sono nell’elenco del Social ma se vuoi restarci, almeno impedisci d’ora in poi a Facebook di raccogliere altri dati.
Per prima cosa accedi al tuo Account di Facebook e una volta entrato clicca sul simbolo della freccia verso il basso che trovi in alto a sinistra. Si apre un menù dal quale selezionerai “Impostazioni”; nella schermata che si apre seleziona App. Ti viene mostrata una schermata con l’elenco delle App che raccolgono e utilizzano i tuoi dati, almeno ufficialmente, a fini di proposte commerciali. Apponendo una X sulla casella di ciascuna app ne inibirai la raccolta dei tuoi dati.
Questa azione bloccherà la raccolta di dati da quel momento in poi ma otterrai anche informazioni su come chiedere alle varie App la cancellazione dei database che ti riguardano. Non spaventarti per il numero di App che ti appaiono, piano piano le bloccherai tutte ma questo ti fa capire il colossale giro di interessi esistente sotto la condivisione sui Social, roba da far drizzare i capelli e far passare la voglia di usare i Social: perché non torni alla vecchia telefonata personale?