Ogni imprenditore dovrebbe cercare di tenere in considerazione qual è il rapporto tra i costi sostenuti per mantenere l’azienda operativa e i ricavi che si ottengono da varie fonti. Solo in questo modo è possibile capire se la propria impresa è effettivamente redditizia. Un’analisi di questo tipo può dare una grande mano agli imprenditori nell’analizzare quali possono essere i costi superflui o da ridurre per migliorare i profitti e diminuire gli sprechi.
Una buona soluzione è quella di affidarsi a delle applicazioni per analisi dei costi, da integrare all’interno dell’azienda. Le migliori piattaforme hanno un’interfaccia semplice e intuitiva, e sono caratterizzate da un’elevata versatilità.
Quali sono i costi che sostengono le aziende?
I costi che le aziende devono sostenere regolarmente possono essere divisi in quattro tipologie: i costi fissi, quelli variabili, quelli operativi e infine quelli finanziari.
Iniziamo da quelli che sono i costi fissi. Si tratta di un tipo di spese che si mantiene piuttosto costante nel corso del tempo, senza nessuna relazione con quella che è la produttività dell’azienda stessa. Gli stipendi dei dipendenti sono un buon esempio di costi fissi, ma lo stesso vale anche per l’eventuale affitto e per le utenze, tra cui spicca l’elettricità necessaria per far funzionare tutti i macchinari.
A quelli fissi si aggiungono i costi variabili. Si definiscono in questo modo perché possono cambiare nel corso del tempo, adattandosi a quella che è la produttività dell’azienda stessa. La materia prima è un costo di tipo variabile, e potrebbe cambiare da un mese all’altro. Basta pensare ai ristoranti che lavorano nelle zone turistiche, e che per questo tendono ad acquistare una maggiore quantità di alimenti nei periodi di alta stagione.
Dopodiché si passa ai costi operativi, i quali non riguardano direttamente la produzione. In questa branca dei costi rientrano sia le spese relative ai trasporti che tutto ciò che fa parte della pubblicità e del marketing.
Infine vanno aggiunti ulteriori costi, definiti come finanziari. Se l’azienda ha contratto dei debiti, ad esempio attraverso dei prestiti per l’acquisto di nuovi macchinari, si dovranno pagare periodicamente degli interessi, che fanno appunto parte dei costi finanziari.
Per valutare con attenzione le spese da sostenere è fondamentale affidarsi a qualcuno di competente. Un autodidatta potrebbe commettere degli errori da non sottovalutare.
Da cosa ottiene i ricavi una azienda?
Viene da chiedersi da cosa ottenga dei ricavi una determinata azienda. La principale fonte di guadagno solitamente è costituita dalla vendita di prodotti o di servizi. Il prezzo deve essere definito da parte dell’azienda tenendo in considerazione quali sono i costi da sostenere. Un prezzo troppo basso potrebbe impedire di bilanciare con il proprio lavoro le varie spese che abbiamo elencato nel paragrafo precedente.
Si possono ottenere ricavi anche in altri modi. Ad esempio un’azienda potrebbe mettere in affitto degli spazi ad altre realtà imprenditoriali, trasformando delle aree vuote e inutilizzate in una fonte di profitto.
In più va calcolato che alcune imprese potrebbero aver effettuato degli investimenti in altre attività, e ciò potrebbe portare a nuovi ricavi derivanti da interessi e dividendi.