Si pensa sempre di accontentare il genere femminile comprando mobilio da aziende rinomate come Pari Cucine, invece le donne sanno che, oltre a una cucina che si rispetti, devono concentrare i loro sforzi sulle nuance dei muri. Questo perché il colore delle pareti ha un ruolo essenziale in casa, in quanto è in grado di esprimere gli stati d’animo e sull’umore. Quali sono i colori più scelti dalle italiane?
Colore muri, come scegliere
Il tono dei muri in una abitazione tende sempre ad essere bianco, però è da un po’ di anni a questa parte che molte persone osano dipingere le pareti con colori particolari. Questo perché colorando un muro si ha un punto di forza in grado di interferire sull’emotività e sullo stato d’animo dei presenti, agendo anche sull’umore in maniera indiretta.
Nella maggior parte dei casi, si sceglie di optare per colori differenti per ogni stanza. È una scelta pratica anche per separare determinati ambienti. Di certo, il living è la vetrina di tutta la casa, nonché la stanza più vissuta dalla famiglia, mentre per luoghi in cui ci vuole concentrazione, come lo studio, si tende a scegliere altre nuance.
La zona notte deve essere adibita al riposo e al relax, per cui si tende a scegliere colori rilassanti. Ovviamente, ci sono le eccezioni: pareti decorate con inserimento di materiali particolari, effetti geometrici, carte da parati e uso di vernici particolari in grado di trasformare il tutto in maniera radicale.
Colore pareti abitazione, cosa vogliono le donne
Anche se sembra il solito stereotipo, sono le donne ad essere protagoniste di questa rivoluzione colorata, appoggiate da PARI CUCINE a Rimini. Una parete colorata è in grado anche di far risaltare un arredo particolare, un divano o addirittura la cucina nuova, dando quel carattere e, talvolta, essere l’anello di congiunzione mancante tra finiture e arredamento. Le donne, però, non scelgono dei colori a caso: si tratta di tre nuance ben precise, ovvero il giallo, il verde e il blu, declinate in varie sfumature.
Le italiane associano colore ed emozioni, creatività ed energia. Secondo uno studio recente, le donne italiane preferiscono il colore in casa, l’importante è che ci siano le proprie nuance preferite o toni che trasmettono familiarità e sicurezza. Al Nord le donne prediligono il giallo, un colore associato all’allegria, al calore e a una personalità solare. Si può abbinare ad altri toni caldi come il rosso e l’arancione. Sfumature che si possono ritrovare in cucina e nel living.
Al centro, il giallo è sempre protagonista, però è abbinato o sostituito dal verde, un colore che di solito si associa alla serenità e alla tranquillità. Camera da letto, bagno e anche il soggiorno sono le stanze in cui si può trovare questa tonalità. Il Sud invece si divide in due filoni.
Il primo fa parte della schiera del blu e dell’azzurro, il secondo per il rosso, colore della passione contro la serenità. Diciamo che celeste e blu sono dei colori che rilassano, ideali per la camera da letto, mentre il rosso si può impiegare in cucina o in salotto, ove possibile.
Psicologia del colore in ambiente domestico
Gli esperti definiscono il campo di studio in cui si indaga sulle emozioni e sulle sensazioni associate ai colori come psicologia del colore. Il bianco indica purezza, ordine, tranquillità e pulizia ed è in grado di ampliare le stanze piccole e illuminare quelle con poca luce. Il nero è elegante, forte e potente e serve per dare carattere all’ambiente, a patto di usarlo solo in piccole aree.
Il viola indica austerità e calma, spinge alla meditazione ed elimina lo stress, e si usa in piccole dosi in ambienti come il bagno, per ritrovare il relax perduto. Il rosa in tutte le nuance trasmette dolcezza, calma ed eleganza, ideali nella zona living o nella cameretta dei bambini.
Le tonalità neutre o nude come il marrone e il beige sono sinonimo di comodità e serietà, donano grande comfort e si abbinano a gran parte dell’arredamento, mentre il grigio è sempre un colore neutro che però è riservato ad ambienti come lo studio, in quanto dona equilibrio e stimola l’intelletto. Ovviamente, se usato con parsimonia.