Si parla spesso di ansia da prestazione sessuale, attribuendo a questa definizione significati fuorvianti. In realtà, si tratta dell’insieme delle difficoltà legate alla sfera psicologica in grado di influire sul piano fisico nell’atto sessuale. Il sintomo più comune? La mancata erezione. Per superare eventuali blocchi mentali, bisogna innanzitutto individuare cause e sintomi. Dalle tecniche di rilassamento ai rimedi naturali: sono svariati, poi, i mezzi per ridurre l’ansia da prestazione.
Ansia da prestazione sessuale: le cause ed i sintomi
Diversi studi sono stati condotti in merito. In particolare, secondo la sessuologa statunitense Helen Kaplan, tra i fattori scatenanti, prevalgono:
- la paura dell’insuccesso, di non riuscire ad avere un’erezione. Un timore spesso legato ad esperienze passate, e capace di intaccare la fiducia dell’individuo nelle sue capacità sessuali. Ma può incidere anche l’ansia di essere abbandonato o giudicato, o il dubbio di non essere amato a sufficienza dalla propria partner;
- la richiesta di prestazioni sessuali troppo esigenti, soprattutto quando la donna, insoddisfatta, ostenta desideri e attenzioni eccessive nei confronti del proprio compagno, suscitando risposte di impotenza che si protraggono nel tempo;
- la mancanza di coinvolgimento erotico spontaneo, oppure l’eccesso di coinvolgimento che porta a frequenti disfunzioni erettili. Questo accade quando l’uomo separa la propria vita affettiva da quella sessuale. Eccitazione e sentimenti d’amore e d’affetto risultano, così, incompatibili;
- lo stress, collegato alle cause già citate, o ad altre ragioni di natura psicologica e fisiologica;
- la mancanza di familiarità, che trasforma in cronici i disturbi d’erezione. L’assenza di un colloquio sincero tra partner può pesare tanto quanto l’eccessiva familiarità. Uomini e donne sposati o conviventi da anni possono perdere interesse per l’altra metà, riscontrando, al momento dell’atto sessuale, deficit di desiderio.
L’ansia da prestazione può dipendere anche da situazioni inconsce come senso di colpa, paura di danneggiare se stessi e gli altri, rifiuto da parte di donne/uomini, ambivalenza verso la sessualità, conflitti edipici non risolti, o paura di non piacere al gentil sesso.
È un disturbo che può colpire sia il sesso maschile che quello femminile. Negli uomini può manifestarsi mediante disfunzione erettile, eiaculazione precoce, calo del desiderio e della libido, inibizione dell’orgasmo. Nelle donne, i sintomi a cui è necessario prestare attenzione sono, oltre al disturbo dell’eccitazione, anche l’anorgasmia, la difficoltà nel raggiungere l’orgasmo; l’anedonia, l’appiattimento emotivo e affettivo con incapacità di provare soddisfazione e appagamento; e la dispareunia, dolore a ridosso della vagina.
I migliori rimedi naturali per superare l’ansia da prestazione sessuale
Per risolvere i problemi connessi all’ansia da prestazione, esistono diverse strade da percorrere. Tra le più efficaci, c’è l’attività fisica. Se si segue uno stile di vita troppo sedentario, è più probabile che si incorra in ostacoli del genere. È opportuno, dunque, ossigenare il proprio corpo attraverso corse o camminate quotidiane, nuoto o esercizi aerobici, capaci di ridurre lo stress.
In alternativa, è possibile preparare delle ottime tisane calmanti a base di tiglio, biancospino, valeriana e melissa, con proprietà sedative, in grado di placare l’ansia e la paura, e scongiurare il rischio di disfunzione erettile.
O ancora optare per un forte ansiolitico naturale come Ansiozen di Farmaenergy, un rimedio a base di erbe naturali che dimostrano effetto calmante sul sistema nervoso al fine di favorire il buon umore ed una sensazione di benessere generale. E sono proprio gli estratti vegetali a recitare un ruolo di primaria importanza nell’ambito della performance sessuale, sia in termini di rilassamento che di prestazione. Tra i più efficienti citiamo:
- L-Triptofano, aminoacido essenziale che agisce su umore e quantità di melatonina, ormone responsabile dei ritmi circadiani e dei meccanismi che regolano il sonno. Secondo alcune ricerche scientifiche, pare sia in grado di incrementare il flusso di sangue ai genitali, facilitando così l’erezione. Caratteristiche comuni all’Escolzia, impiegata anche contro il mal di testa causato da rigidità e tensioni;
- Passiflora, con azione rilassante, ansiolitica e sedativa. Spesso usata per curare disturbi del sistema nervoso, aiuta a restare calmi e concentrati nel momento dell’atto sessuale, smorzando l’ansia. Impiegata anche in caso di insonnia, poiché concilia un sonno fisiologico, senza risvegli notturni;
- Rodiola, pianta adattogena per eccellenza. Contrasta lo stress e la stanchezza fisica e mentale. Migliora la memoria, le capacità cognitive e le difese immunitarie. Sostiene le performance atletiche e la concentrazione, perché ricca di beta endorfine, fondamentali contro gli sbalzi ormonali. La rodiola, inoltre, innalza i livelli di serotonina e dopamina, placando anche il desiderio continuo di assumere carboidrati;
- Scutellaria, fonte di apigenina, wogonin e scutellarina. Pianta ansiolitica, favorisce il rilassamento, migliora la funzionalità digestiva, e allontana stati di agitazione e inquietudine. È utile anche per chi soffre di ipertensione, poiché abbassa la pressione alta.
Tra le piante con effetto rinvigorente, invece, è doveroso ricordare la Maca Peruviana, radice antistress, consigliata nei periodi di intenso lavoro e sforzo fisico. Energizzante e rinvigorente, è anche un perfetto afrodisiaco: negli uomini, infatti, incentiva il volume seminale per eiaculazione, ne ottimizza la motilità e contribuisce alla fertilità sia maschile che femminile. Anche il Tribulus Terrestris stimola produzione di ormoni androgeni, riequilibra il testosterone e risveglia la libido, presentando dosi significative di protodioscina. Il Ginkgo Biloba, dal canto suo, migliora la funzionalità erettile: l’apporto di flavonoidi e terpeni garantisce una maggiore vasodilatazione e ossigenazione, incoraggiando il flusso vascolare periferico e il desiderio sessuale, così come la capsaicina contenuta nel peperoncino, e il gingerolo nello zenzero.
Come gestire l’ansia da prestazione con le tecniche di rilassamento
Occorre, poi, rilassarsi e liberare la mente da pensieri negativi, abbassare pressione e frequenza cardiaca, facilitare il respiro. Questo è possibile attraverso tecniche di rilassamento muscolare progressivo, volte a sciogliere la tensione muscolare che l’individuo ha accumulato e che si manifesta anche in condizioni di riposo. Si tratta di esercizi in cui si alternano la contrazione e il rilascio dei gruppi di muscoli interessati. Riconoscendo la differenza tra stati di tensione e relax, il soggetto impara a controllare ansia e agitazione. Ma può rivelarsi efficace anche svolgere sessioni di training autogeno, massaggi Shiatsu, che ristabiliscono l’equilibrio energetico, e meditazione, in cui è la respirazione diaframmatica a fare la differenza.
Conclusioni
Rimedi naturali, attività fisica e tecniche di rilassamento producono effetti benefici solo se abbinati a uno stato mentale solido. Convincersi che va tutto bene e sentirsi sicuri delle proprie potenzialità, coltivando l’autostima, può risultare decisivo nella lotta contro l’ansia da prestazione sessuale.